Nato a Vestone il 22-aprile-1948. Quando avevo tre anni lo zio Beppe mi regalò un’armonica Bravi alpini della Honer ed imparai subito a suonare bella ciao, la Valsugana, Sul cappello, Bruno alpino, Fischia il vento Lunga è la strada etc. MI veniva spontaneo di esibirmi data la mia esperienza di menestrello acquisita nell’osteria sotto casa gestita dalla Dina. (pistola). Gli avventori mi mettevano sul tavolino e mi facevano cantare e suonare l’armonica in cambio di laute mance. Gli anziani; “ricordo i loro grandi mantelli neri come nelle pitture del Garosio,” mi pagavano per cantare Faccetta nera, Vincere o Giovinezza,mentre gli altri mi promettevano di più se cantavo La merda squacchera, Figli di nessuno, Addio Lugano bella e quelle canzoni dello zio Beppe che era stato partigiano nelle fiamme verdi dal 43 al 45.
Una sera nei primi mesi dell’anno 1953 mia madre portò a casa una piccola fisarmonica Soprani 80 bassi di madreperla bianca, era quella del Guido Mascadri che in quei giorni doveva partire con la famiglia per emigrare in America.
L’idea di mia madre era quella di far studiare mio fratello Fernando di sei anni più grande di me, che pur essendo portato per il disegno e per la pittura è negato per la musica, infatti quando venne a casa nostra il maestro Ottone Guastoldi per impartire le prime lezioni di musica al Fernando, io seduto per terra in un angolo mi misi a suonare l’armonica e come mi sentì l‘Ottone consigliò ardentemente i miei genitori di far studiare il sottoscritto; anche se quella fisarmonica per me era troppo grande (riuscivo appena a cacciar fuori gli occhi da sopra il mantice) come la imbracciai cominciai subito a far uscir fuori qualcosa di musica, ed è cominciata l’avventura.
Nato e vissuto in Piazza D’armi fino all’agosto del 1955, quando tornai dalla vacanza al mare in colonia, la mia famiglia si era trasferita in via Lucio fiorentini detta via Campo.
Questo CD racconta di momenti, personaggi, fatti vissuti, e frammenti di memoria.
Vestone 22 aprile 2003
mauro bacchetti |